Passione

Aforismi

Antonio Castronuovo

A lamentarsi sono sempre quelli che hai trattato meglio.
Aforisma: forma ideale per recuperare la negatività mediante l'estetica.
Aforisma: fotografa un fatto, ma ne sviluppa l'immagine con fare assiomatico e linguaggio perentorio. Una sorta di minuscolo dogma.
Al mare si sta fermi; movenze del gabbiano che affronta il vento. Vita sospesa.
Amava l'umanità, ma non sopportava il vicino di sopra.
Come è umana la teologia quando si contraddice.
Destino del miope e dello sciocco: guardare ma non vedere.
Dubbio, risata, disinvoltura, insolenza, lentezza, ozio: elementi di una buona arte del vivere.
Esistenze che scorrono con la patologia che avanza, nelle quali il senso della vita si fa sempre più chiaro.
Filosofia della libreria: le cose migliori le trovi negli scantinati.
Frase rubata al tempo, all'incalzare della vita. Un aforisma segna un'emozione, una visione, una nascita, un gioco. Sempre un aforisma farà da epitaffio ad una morte.
Gettato nel mondo, ne ho guardato i colori e sono stato ottimista. Poi pian piano sono venuto a sapere.
I grandi problemi: mai risolti. Forse sono grandi proprio per questo.
I greci parlavano di dogmi per indicare i più importanti principi di una scuola di pensiero. Si trattava dunque di preludi, di fatti iniziali non di cicatrici finali, come tutti i dogmi odierni.
I problemi più affascinanti sono quelli mai risolti.
Idea: l'elemento più immediato per collegare due menti, come l'amore per due corpi.
Il bacio: un morso addomesticato.
Il borghese essenzialmente non fa nulla, se non perpetuare quel costrutto sociale che gli permette di non fare nulla.
Il compromesso elimina il tragico.
Il violento, il dogmatico, l'intransigente sono anche persone stupide: basta fargli credere che hanno ragione.
In un diario ci deve finire tutto, e per farci finire di tutto si deve guardare di tutto, leggere di tutto, amare di tutto.
L'assenza di un diario non la sua esistenza testimonia di una vita dissipata e offesa. Dove non c'è diario, non c'è abbandono.
L'insensibile non saprà mai di essere stato infelice tutta la vita. E nemmeno saprà di avere avuto rari momenti di felicità.
L'ironia non si definisce, si sente.
L'uomo cercava lo stile, l'animale lo aveva.
La grandezza nasce dalle ceneri del peggio. Come l'erba è più verde se sotto terra c'è un cadavere in disfacimento.
La lamentela è il cemento sociale.
La letteratura ironica ha un carattere sostanziale: prende tutto sul serio.
La memoria: specchio in cui guardiamo gli assenti.
La satira è un gradino sotto l'ironia.
La scrittura crea i libri, i libri creano biblioteche e una biblioteca è il luogo più forte e radicato di una casa privata, come lo è di una città se biblioteca pubblica. Una biblioteca sostituisce la realtà assente o malvagia, e ne costituisce il luogo della beatitudine, del piacere: il luogo pagano della gioia.
La suggestione di essere artisti spesso lo fa diventare.
La vita è davvero ben congegnata affinché nessuno sia felice.
La vita è senza dubbio un romanzo: si tratta di decidere se scriverlo o viverlo.
Le verità più graffianti sono quelle solo presagite.
Libro pieno di citazioni virgolettate. Il vero scrittore mira invece a rubare senza farsi beccare.
Lo scrittore genuino: colui che scrive anche se sa di essere letto da uno solo.
Malinconia: tristezza che diventa leggera.
Molti diritti sono doveri ben mascherati.
Nel dispregio della solitudine, ma forse nella fatica della solitudine si scorge l'agonia del frammento.
Nella corsa all'avere gli uomini rammentano quegli scarabei che si contendono, combattendo con minuziosità, una pallina di sterco.
Non c'era altra via: per essere uomo bastava sbagliare, ma se voleva essere diabolico doveva perseverare.
Non esiste vera arte senza perfetta inutilità.
Non serve rimpiangere quel che non si è letto, o inseguirlo insensatamente e con immane fatica: quello che non si è letto non era stato scritto per noi.
Non voleva avere dubbi, ne era certo.
Notare nei cimiteri il grande rispetto della morte da parte di gente che non ha rispetto per la vita.
Passo dopo passo si coglie la crescita, che si attua sempre in ossequio alla decisa legge del destino, sfruttando le occasioni di nascita e di visione che la dea madre sempre benevola offre.
Peggio di così le cose non possono andare. Diceva l'ottimista.
Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.
Per scrivere un aforisma, mi rifaccio a un altro aforisma, già scritto da altri, che semmai sono stati scritti a loro volta ispirati da una qualche frase aforistica. Nascita per gemmazione dell'aforisma.
Per smascherare la demenza del moderno è necessario diventarlo.
Rimuginare su una vita troncata... è già una forma di suicidio... come tante altre.
Scrive aforismi, e ha il coraggio di presentarli a un pubblico di lettori, chi ha raggiunto lo spazio mentale che gli è connaturale e ne ha fissato confini ed estensioni.
Sentiva che in cielo non c'era nessun dio, ma l'azzurro gli piaceva ugualmente.
Si parla spesso del valore educativo della solitudine. Se ne parla però sempre con gli altri.
Solo chi ricerca, e sente che deve farlo, ha in uggia dogmi e ideologie, non si rassegna a verità codificate, già impacchettate e pronte per il commercio di anime.
Sorrideva quand'era disgustato dal mondo. Lo giudicavano pertanto felice.
Spogliare una donna è come aprire un regalo: il bello sta nello scartare.
Storia. Ogni volta che la parola appare, fa capolino la violenza.
Temere la vertigine, anche se non soffri di vertigine. È il solo modo per nutrire l'emozione, ultima possibilità di vita che ti resta.
Tutte le forme letterarie convivono col lavoro. Solo l'aforisma, il frammento, uno zibaldone, sono figli dell'ozio.
Un eccessivo orgoglio può spegnere anche la più legittima gelosia.
Un fenomeno che la psicologia dovrà analizzare: molti, con le prostitute, "ci vogliono parlare".
Un'epoca non più superstiziosa dicono, ma in compenso ipocondriaca.
Visse d'arte. Morì di fame.
È sufficiente guardare le mani per capire cosa è una persona.